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Portella Femmina Morta (m. 1524) - Monte Soro (m. 1847) - Lago Maullazzo (m. 1400) - Lago Biviere (m. 1278)
Mete di questo percorso sono la grande faggeta di Monte Soro, veramente straordinaria per la sua vastità e per la bellezza degli esemplari secolari, il lago Maullazzo, invaso artificiale anch'esso immerso nella faggeta, ed il lago Biviere, la zona umida d'alta quota di maggior valore naturalistico della Sicilia.
Dalla strada statale 289 S. Fratello - Cesarò si raggiunge Portella Femmina Morta e si prosegue fino a Portella Calacudera (m. 1568). Qui la strada si biforca: salendo verso destra si arriva alla cima più alta dei Nebrodi attraversando la faggeta, dapprima meno fitta, quindi sempre più suggestiva. Il bosco di faggio è soltanto a tratti interrotto da altri esemplari: Acero montano, Acero campestre, Frassino maggiore, Biancospino, Agrifoglio. La camminata nel bosco consente di vedere, poco prima della meta, il monumentale Acero montano, uno dei più grandi d'Italia (22 metri di altezza e circa 6 metri di diametro). Tornando indietro ed imboccando la strada che da Portella Calacudera scende verso sinistra, si arriva, dopo mezz'ora di cammino, al lago Maullazzo, invaso artificiale sito alle pendici nord-orientali di Monte Soro e che ha acquistato notevole importanza sul piano naturalistico e paesaggistico. Proseguendo, dopo circa 6 km., si arriva al lago Biviere, cuore del parco, che unisce all'estremo interesse naturalistico, indubbi pregi panoramici, circondato com'è da impenetrabili popolamenti di piante idrofile, dominato da maestosi faggi ed aperto a nord verso grandiosi panorami.